Approvato il Decreto Ambiente 2024

Approvato definitivamente il Decreto Ambiente 2024

Il 10 dicembre, la Camera ha approvato in via definitiva il Decreto Ambiente 2024 (D.L. 153/2024) con 141 voti favorevoli, 80 contrari e 3 astenuti, convertendolo in legge. Il decreto aggiorna il Testo Unico sull’Ambiente del 2006, introducendo disposizioni per la tutela ambientale, la promozione dell’economia circolare, le bonifiche di siti contaminati e la gestione del dissesto idrogeologico.

Secondo il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, il provvedimento è cruciale per semplificare settori chiave come le rinnovabili, le bonifiche, le risorse idriche e l’economia circolare, allineandosi agli obiettivi europei.

Novità principali del Decreto Ambiente 2024

Niente privatizzazione dell’acqua Ritirato l’emendamento che prevedeva l’ingresso di capitali privati (fino al 20%) nelle società pubbliche che gestiscono i servizi idrici. Tuttavia, il governo potrebbe riproporre la misura nella prossima manovra.

Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

  • Corsia preferenziale per progetti di decarbonizzazione.

  • Obbligo di dichiarare la disponibilità legale dei terreni per impianti rinnovabili.

  • Priorità a impianti idroelettrici, bioraffinerie e stoccaggio di CO2.

Semplificazioni per le imprese

  • I legali rappresentanti con esperienza potranno assumere direttamente il ruolo di responsabile tecnico per i rifiuti.

Rinnovabili

  • Zone prioritarie per semplificare le autorizzazioni.

  • Focus su idrogeno verde, fotovoltaico, eolico e agrivoltaico.

Economia circolare e RAEE

  • Rafforzamento dell’Albo Gestori Ambientali per le PMI.

  • Ritiro gratuito di piccoli RAEE nei negozi, anche senza acquisti.

Verde pubblico e dissesto idrogeologico

  • Norme per la manutenzione del paesaggio urbano.

  • Fondo per interventi in aree a rischio frane e alluvioni.

  • Rafforzati i poteri del Commissario Straordinario per la gestione delle acque reflue.

Bonifiche

  • Accelerazione delle procedure e risorse aggiuntive per siti contaminati.

Idrocarburi

  • Stop a nuovi permessi di ricerca e sfruttamento, con deroghe solo per giacimenti di grandi dimensioni.

  • Ridotta a 9 miglia la distanza minima dalla costa per le piattaforme di estrazione gas.

Finanziamenti e infrastrutture sostenibili

  • Cassa Depositi e Prestiti potrà finanziare fino a 500 milioni di euro per progetti di sicurezza energetica e tutela ambientale, prorogando l’autorizzazione al 2025.

fonte: Mase

Approvato definitivamente il Decreto Ambiente 2024

Il 10 dicembre, la Camera ha approvato in via definitiva il Decreto Ambiente 2024 (D.L. 153/2024) con 141 voti favorevoli, 80 contrari e 3 astenuti, convertendolo in legge. Il decreto aggiorna il Testo Unico sull’Ambiente del 2006, introducendo disposizioni per la tutela ambientale, la promozione dell’economia circolare, le bonifiche di siti contaminati e la gestione del dissesto idrogeologico.

Secondo il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, il provvedimento è cruciale per semplificare settori chiave come le rinnovabili, le bonifiche, le risorse idriche e l’economia circolare, allineandosi agli obiettivi europei.

Novità principali del Decreto Ambiente 2024

Niente privatizzazione dell’acqua Ritirato l’emendamento che prevedeva l’ingresso di capitali privati (fino al 20%) nelle società pubbliche che gestiscono i servizi idrici. Tuttavia, il governo potrebbe riproporre la misura nella prossima manovra.

Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

  • Corsia preferenziale per progetti di decarbonizzazione.

  • Obbligo di dichiarare la disponibilità legale dei terreni per impianti rinnovabili.

  • Priorità a impianti idroelettrici, bioraffinerie e stoccaggio di CO2.

Semplificazioni per le imprese

  • I legali rappresentanti con esperienza potranno assumere direttamente il ruolo di responsabile tecnico per i rifiuti.

Rinnovabili

  • Zone prioritarie per semplificare le autorizzazioni.

  • Focus su idrogeno verde, fotovoltaico, eolico e agrivoltaico.

Economia circolare e RAEE

  • Rafforzamento dell’Albo Gestori Ambientali per le PMI.

  • Ritiro gratuito di piccoli RAEE nei negozi, anche senza acquisti.

Verde pubblico e dissesto idrogeologico

  • Norme per la manutenzione del paesaggio urbano.

  • Fondo per interventi in aree a rischio frane e alluvioni.

  • Rafforzati i poteri del Commissario Straordinario per la gestione delle acque reflue.

Bonifiche

  • Accelerazione delle procedure e risorse aggiuntive per siti contaminati.

Idrocarburi

  • Stop a nuovi permessi di ricerca e sfruttamento, con deroghe solo per giacimenti di grandi dimensioni.

  • Ridotta a 9 miglia la distanza minima dalla costa per le piattaforme di estrazione gas.

Finanziamenti e infrastrutture sostenibili

  • Cassa Depositi e Prestiti potrà finanziare fino a 500 milioni di euro per progetti di sicurezza energetica e tutela ambientale, prorogando l’autorizzazione al 2025.

fonte: Mase


Articolo scritto il 12-12-2024

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